Leggere vuol dire...

Leggere, come io l'intendo, vuol dire profondamente pensare. [...] La ragione ed il vero sono quei tali conquistatori, che, per vincere e conquistare durevolmente, nessun'altra arme debbono adoperare, che le semplici parole. Perciò le religioni diverse, e la cieca obbedienza, si sono sempre insegnate coll'armi; ma la sana filosofia e i moderati governi, coi libri.
(V. Alfieri, "Del principe e delle lettere", 1786)

mercoledì 20 marzo 2024

MARCELLO VENEZIANI – L’AMORE NECESSARIO

SCHEDA INFORMATIVA DEL LIBRO

L’amore necessario è il titolo del saggio che M. Veneziani dedica al tema dell’amore come energia universale e individuale. Edito da Marsilio nel 2023, il testo è strutturato come un percorso dantesco che delinea in nove gradi le varie sfaccettature dell’amore. Quello che Veneziani esamina non è un semplice sentimento, bensì una forza che ci unisce in legami di affetto, appartenenza, connessione, comunanza e reciprocità ma che il narcisismo, l’individualismo e l’egoismo, oggi così diffusi, hanno marginalizzato, al punto da trasformare il presente nel tempo del disamore, una  forma di nichilismo che trae origine dalla rottura delle relazioni umane e dal trionfo della solitudine del digitale.

Così l’EGO è diventato il solo centro d’interesse di una nuova umanità senza legami, persa nell’indifferenza e nell’anoressia sentimentale.

L’auspicio dell’autore è che si torni a un amore necessario, fondato sul carattere solido di legami (con gli altri, con il mondo, con la vita, con la realtà) che non si possano recidere né mettere in discussione: vincoli forti, capaci di attingere all'intensità del più infrangibile degli amori, quello materno.

Dopo aver liquidato convintamente l’amore libero, svincolato da impegni, Veneziani nota che è piuttosto sull’indissolubilità dei legami che si fonda la nostra libertà. Riferendosi al mondo antico, l'autore ricorda che Aristotele - più volte citato nel saggio - sottolinea come solo gli schiavi non abbiano legami: da tale condizione deriva infatti la loro sostituibilità. L’uomo libero invece, che perciò lo Stagirita definiva "animale sociale",  è colui che ha legami civili, politici e familiari. E nella struttura relazionale dell’essere umano si radica l’amore, osserva Veneziani.

L'amore necessario presenta un’attenta analisi delle varie forme d’amore (philia/amicizia, agape/amore spirituale, storghé/affetto naturale della consanguineità, thelema/ dedizione ai progetti) e risale alle sue più antiche definizioni: citando Platone, Veneziani scrive che Amore è figlio di Poros e Penia, ricchezza e povertà; è, quindi, contemporaneamente, bisogno di dare e di ricevere; è apertura all’Altro, e nel suo grado più elementare - l’amore di coppia - non è mai possesso, consiste piuttosto nel com-baciare, nel comprendersi e nell’accettarsi reciprocamente, senza però rinunciare a migliorarsi.

Nella postilla finale – un’appendice dedicata al postumanesimo caratterizzato dal dominio incontrastato dell’Intelligenza Artificiale - Veneziani mette in guardia i suoi lettori dalle derive del prometeismo contemporaneo colpevole di sostituire l’umano con il digitale, il reale con il virtuale: si assiste così, simultaneamente, da un lato al trionfo dell’Intelligenza Artificiale e dall’altro all’arretramento dell’Intelligenza naturale, della sensibilità culturale, la sola forza che invece è in  grado di contenere gli effetti di una tecnologia sganciata da ogni freno e faustianamente spinta al di là di ogni limite.

Tuttavia, conclude l’autore, c’è qualcosa di umano che nessuna macchina riuscirà mai a fare: amare. L’amore presuppone il cuore, il desiderio, lo scopo: fattori insostituibili che l’IA non possiede.

Infine, conclude M. Veneziani, per alimentare l’amore occorre più sapere umanistico. Solo così si realizzerà l'unico obiettivo che vale la pena raggiungere: restare umani.

 



 

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