Leggere vuol dire...

Leggere, come io l'intendo, vuol dire profondamente pensare. [...] La ragione ed il vero sono quei tali conquistatori, che, per vincere e conquistare durevolmente, nessun'altra arme debbono adoperare, che le semplici parole. Perciò le religioni diverse, e la cieca obbedienza, si sono sempre insegnate coll'armi; ma la sana filosofia e i moderati governi, coi libri.
(V. Alfieri, "Del principe e delle lettere", 1786)

lunedì 12 maggio 2025

L'ESPERIENZA DEI GRUPPI DI LETTURA

 

È cominciato tutto per caso. Una cara amica mi ha parlato di alcuni gruppi organizzati dalla Biblioteca di Foggia. Ho cominciato a frequentarli per curiosità, pensando che in fondo per il mio lavoro sarebbe stato utile: insegno Lettere e certamente approfondire temi letterari non avrebbe potuto che farmi crescere culturalmente.

Poi la curiosità è diventata interesse non solo per le letture condivise con i membri dei gruppi, ma in particolare per le discussioni e le riflessioni che i libri e le poesie hanno la capacità di stimolare.

Ora attendo con desiderio crescente ogni nuovo appuntamento, che si conferma immancabilmente come un momento di riappropriazione di me stessa. Un momento irrinunciabile.

Ciò che mi attrae di tutte le riunioni è senza dubbio il piacere di ascoltare varie interpretazioni di libri classici e contemporanei, per scoprire che il mio punto di vista è solo una piccolissima parte del mare magnum delle innumerevoli possibilità di lettura e sfumature di senso che ogni libro porta con sé. Ma c'è di più.

La conversazione letteraria è solo il punto di partenza. Ad ogni incontro il testo diventa molto altro, si trasforma in occasione per restituire valore alla dimensione interiore, alla preziosa “lentezza” della riflessione, allo scambio di idee. È in gioco continuamente l’arricchimento reciproco, non solo dal punto di vista culturale, ma soprattutto sotto il profilo umano: incontrarsi per parlare di ciò che la letteratura ci dice, significa restituire alla parola la sua funzione fondamentale – oggi troppo facilmente calpestata - cioè quella di costruire possibilità di intesa, convergenza, confronto, piacere nel dire e nell’ascoltare.

Gli incontri letterari promossi dalla Magna Capitana sono, dal mio punto di vista, spazi vitali che dobbiamo impegnarci a tutelare dal quotidiano vortice di una vita sempre più soffocata a causa di impegni a cui bisogna avere il coraggio di opporre una piccola ma valida resistenza, in nome di scelte che corrispondano alle nostre autentiche passioni.

Riunirsi nei gruppi di lettura vuol dire, dunque, trascorrere momenti di vita significativa, di cui conservo tracce, appunti e considerazioni: un piccolo archivio personale.

Forse chiamarli “gruppi di lettura” è restrittivo: si tratta di veri e propri circoli attivi di creatività ermeneutica in cui l’esperienza del testo letterario avviene in modo svincolato dalle incrostazioni della critica ufficiale e accademica, che pure talvolta può costituire un iniziale riferimento.

Le letture nei gruppi della Biblioteca di Foggia hanno la forza della libertà.